LEGGENDE

 

La tradizione pagana ha alimentato attorno alla Chiesetta di Santa Maria di Isana numerose leggende.

Si racconta, per esempio, che fu un miracolo a sollecitare l'edificazione della Chiesetta proprio in questo sito.

"Nella tenuta viveva una ragazzina muta che era solita aiutare la mamma lavando i panni nell'acquaio, accanto ad una vecchia nicchia della Madonna. Un giorno, mentre era intenta al suo solito lavoro, le apparve la Madonna che le chiese di andare dal parroco del paese per riferigli il fatto e per proporgli di edificare una chiesa proprio sul luogo in cui già sorgeva la nicchia.

La ragazzina corse prima dalla mamma la quale rimase stupita dalle acquisite capacità linguistiche della figlia, poi, insieme, si recarono dal parroco. Questi, convinto dal miracolo operato sulla ragazzina, diede il consenso all'edificazione della Chiesetta in onore della Madonna Assunta in cielo.

Da quel momento nell'acquaio del miracolo comparvero dei pesci rossi che tuttora vivono e prolificano nelle rogge attorno alla tenuta".

Gli anziani nei loro racconti definiscono i pesci pescati nella zona "mes còc e mes crù"  cioè un po' argentei (crù) e un po' rossi (còc) per gli evidenti incroci attuatisi nel tempo.

 

Il Buco del Diavolo
Il Buco del Diavolo

La tradizione ricorda ancora un'altra leggenda detta "del diavolo". Di questa si conoscono due versioni quasi identiche, entrambe fanno riferimento ad un buco che si trova sul muro absidale, in alto, dietro il campanile. Il buco esiste realmente, presenta contorni irregolari che ricordano una spaccatura e si utilizza per accedere al sottotetto.

"C'era nella cascina soltanto una cappelletta ma poiché una moria aveva colpito gli animali, l'affittuario aveva espresso un voto alla Madonna: avrebbe eretto una bella chiesa in cambio di una benedizione totale alle bestie.

I lavori della chiesa erano iniziati ma procedevano lentamente perché i fondi provenivano unicamente dalle elemosine. Inoltre il diavolo tentava sovente i muratori ed impediva il procedere regolare della costruzione.

Quando finalmente  la chiesa fu terminata e consacrata dall' Arcivescovo, i fedeli sentirono un botto e videro levarsi una colonna di fumo nella zona del campanile. Il diavolo tentatore, abbandonando la chiesa, aveva lasciato un'apertura nel muro".

L'altra leggenda narra di un patto fra il diavolo ed il capomastro  il quale andava troppo a rilento nella costruzione dei muri perchè eccessivamente infastidito dalle tentazioni del demonio.

"Una sera, seccato e stanco, l'uomo si impegnò a terminare il lavoro prima dell'alba, al canto del gallo, in questo caso sarebbe stato finalmente lasciato in pace dal diavolo tentatore; al contrario se non ci fosse riuscito, avrebbe dovuto cedergli l'anima.

Il diavolo, però, convinse il gallo a cantare prima, così il muro absidale rimase incompleto, con una grossa apertura dai lati irregolari attraverso la quale egli poteva penetrare nella chiesa per andare a tentare la Vergine". 

La tradizione afferma infatti che il buco non deve essere chiuso perchè il diavolo lo  riaprirebbe nuovamente. 

Statua della Madonna Assunta d'Isana
Statua della Madonna Assunta d'Isana

 

Simpatica è la credenza che vuole che nella notte del 14 agosto, vigilia della festa della Madonna Assunta, a mezzanotte in punto, si vedano risplendere e affievolirsi in cielo tre stelle. Sarebbero le tre sorelle Madonne nere: la Madonna d'Oropa, di Crea e d'Isana (prima di essere indorata infatti si racconta fosse scura), che si ritrovano in cielo per parlare tra di loro affettuosamente e intensamente.

 

 

Alcune persone anziane narrano poi un aneddoto comune a parecchi luoghi religiosi.

 "La statua della Madonna una notte venne rubata, per i ladri però, che si erano incamminati per la stradina di campagna che porta a Bianzè, divenne così pesante portarla che dovettero abbandonarla nel fosso, presso una quercia e scappare". La Madonna non voleva abbandonare la sua nicchia sull'altare!

 


Sigillo Templare
Sigillo Templare

Si dice anche che "in sito  sia stato sepolto dai templari, prima della loro scomparsa, un cavallo d’oro, simbolo della loro potenza e ricchezza accumulata nel tempo. Le caratteristiche del cavallo sono alquanto oscure e leggendarie: può trattarsi di una grande statua, ma può essere anche una semplice moneta d’oro con l’effigie di un cavallo". Nei sigilli templari il cavallo veniva raffigurato infatti montato da due cavalieri come simbolo di comunione e di solidarietà.

 

 

Il Menhir
Il Menhir

Sopravvive anche la leggenda di una pietra, tuttora esistente, infissa nel terreno, forse un menhir, dotata di poteri taumaturgici, capaci di guarire i reumatismi ed il mal di schiena, se si appoggia ad essa questa parte del corpo.

Si pensa che questa leggenda possa riallacciarsi alle convinzioni di certi esoteristi secondo cui le chiese dei Templari sorgevano presso menhir ed altri monumenti megalitici eretti in luoghi di alta sacralità, dove s'incrociavano correnti telluriche e cosmiche dai benefici influssi, nonché dispensatrici di fertilità.

Questa leggenda fa riferimento ad una curiosa pietra grigia che si trova fuori dal perimetro della cascina, sul lato sinistro rispetto al cancello d’entrata. Si accede proseguendo per la stradina che costeggia l'abitato, appena svoltato l'angolo, tra due alberi compare la pietra, essa è infissa verticalmente nel terreno, accanto ad una roggia di acqua risorgiva. La parte di pietra che fuoriesce dal terreno ha l’aspetto di una lastra triangolare inclinata, con la punta leggermente scheggiata, orientata verso est.


Da ultimo occorre ricordare il racconto che una donna, parecchi anni dopo l'accaduto, fece circa un fatto legato alla chiesetta d'Isana verificatosi tra il 1944 ed il 1945, quando cioè la seconda guerra mondiale volgeva quasi al termine ed Hitler era convinto di ribaltarne ancora le sorti.

" Ufficiali tedeschi , a tarda sera, chiesero alla signora, che forse era la custode della chiesetta, di accompagnarli sul luogo. Ella impaurita non si fece pregare ed obbedì; la poveretta dovette stare diverse ore sotto il controllo dei miltari, mentre dentro la chiesetta gli ufficiali mettevano a soqquadro tutto alla ricerca di qualcosa....."

Non c'erano partigiani nascosti nel luogo, nè ricchezze da depredare; i tedeschi erano forse alla ricerca di qualcosa di magico portatore di potere e forza in un periodo per loro abbastanza funesto?!