I TEMPLARI

L’ordine monastico-militare dei cavalieri templari fu fondato in Terra Santa, a Gerusalemme, al tempo delle crociate nel 1118 da un aristocratico della Champagne, Ugo di Payns, per difendere i pellegrini che percorrevano la strada da Jaffa a Gerusalemme. Egli riuscì a radunare attorno a sè altri otto compagni dello stesso suo rango e insieme si proposero di garantire la difesa dei pellegrini, la sicurezza delle strade, il presidio dei pozzi e delle sorgenti.

 Ebbero in dono da Baldovino II, re di Gerusalemme, fratello e successore di Goffredo di Buglione, la Moschea Al-Aqsa che sorgeva sulle rovine del tempio di Salomone. Da qui il nome di "Poveri cavalieri del Tempio di Salomone " ossia Templari. Pronunciarono i consueti voti monastici di povertà, castità ed obbedienza, aggiungendone un quarto: quello cioè di combattere nelle crociate contro gli infedeli, di difendere le strade e i pellegrini che ripetevano il rito del Battesimo, immergendosi nelle acque del fiume Giordano.

 All’inizio seguirono la regola di S. Agostino;  in questo primo periodo vivevano di elemosina, vestivano abiti secolari ed erano chiamati per la loro semplicità “Poveri Cavalieri di Cristo” (Pauperes milites Christi). 

L’ordine ricevette il riconoscimento ufficiale della Chiesa da Papa Onorio II nel corso di un sinodo tenutosi a Troyes nel 1129. Nei decenni successivi l'ordine ebbe dai pontefici privilegi spirituali e temporali: esenzione dal pagamento delle decime, facoltà di costruire cappelle, di seppellire confratelli e simpatizzanti nei cimiteri dell'ordine, di conservare tutto il bottino tolto ai Saraceni, di riscuotere la quarta parte delle tasse mortuarie, di celebrare nelle loro chiese anche in tempo di interdetto. 

In seguito all'approvazione ecclesiastica  e con il favore dell'opinione pubblica i Templari si svilupparono rapidamente, nel 1147 i Cavalieri erano già trecento. 

In Oriente i Templari furono famosi e rappresentarono la crociata permanente. In Occidente, dove pure si diffusero  perché il De Payns fece molti proseliti, compirono un’opera altamente civilizzatrice.

Furono abili  ristrutturatori di ponti, edificarono chiese, ospizi, ripararono strade, arginarono tratti di fiumi e di torrenti, bonificarono terreni paludosi ed incolti, disboscarono foreste, affiancarono i servi della gleba che divennero liberi lavoratori alle dipendenze del Tempio e soprattutto contribuirono con la loro flotta allo sviluppo del commercio tra Occidente ed Oriente.

I privilegi ottenuti dai pontefici rappresentavano per loro cospicue fonti di guadagno.

Una fitta rete di fondazioni templari ricopriva tutta l’Europa. In Francia erano dette Commanderies, in Italia Precettorie e Mansioni, a seconda della loro importanza. 

I cavalieri templari indossavano un mantello bianco crociato di rosso,  la croce aveva otto punte, a coda di rondine, detta anche  delle otto beatitudini, tale simbolo  era l’emblema dei Templari. (Il numero otto per i Cavalieri del Tempio era importante, ancora adesso simboleggia l'infinito, sulle loro chiese svettavano quindi croci a coda di rondine e le torri, se esistenti, erano generalmente ottagonali).

Le fondazioni templari in Europa sorgevano in punti strategici di notevole rilevanza: su valichi, presso guadi, lungo i fiumi di cui sfruttavano le acque per irrigare i campi e azionare i mulini. Nelle città c'erano le Precettorie, complessi più grandi , situati presso le mura.

Le più prestigiose fondazioni sorsero naturalmente lungo le strade di grande comunicazione percorse da pellegrini e mercanti, insediamenti templari si trovavano sulla via Francigena ( la regina viarium del medioevo ) e sulle diramazioni, quindi anche sulla via Liburnasca dove era situata la "Mansio di Santa Maria di Isana" .

 Ogni precettoria o mansione o magione era amministrata in modo da essere non solo autosufficiente, ma tale da produrre un sovrappiù in derrate alimentari, denaro e bestiame da mandare ai fratelli combattenti.

Le mansioni erano difese da alte mura, comprendevano il convento, con torri di vedetta ai lati, la cappella ed eventualmente una chiesa aperta al pubblico, la scuderia, l’armeria, la fucina, il mulino, la cantina, i magazzini per la conservazione delle derrate alimentari, l’infermeria, la foresteria, il cimitero e il “vivarium” o pescheria, dove i Templari allevavano i pesci di cui facevano largo uso quando erano in astinenza dalle carni: praticamente dalla festa di Ognissanti, a Natale e per tutta la Quaresima.

Cessando l’attività militare in Oriente, i Templari s’indirizzarono verso il campo amministrativo-finanziario: furono banchieri e tesorieri di re e Papi, furono gli inventori della lettera di credito. Le loro immense ricchezze ed i loro privilegi suscitarono però l’invidia di altri ordini ecclesiastici e degli stessi laici.

Alla fine trovarono nel re di Francia il loro più accanito accusatore; infatti Filippo il Bello accusò l’ordine di eresia, di rinnegare Gesù Cristo, la Madonna e i Santi, di sputare sulla croce, di non consacrare l’ostia durante la messa, di indolatrare una divinità chiamata Baphomet. Le accuse erano gravissime!

 Il 13 ottobre 1307 i cavalieri del Tempio di Francia furono arrestati, torturati e rinchiusi in carcere. Alcuni di questi Templari furono poi arsi al rogo come il Gran Maestro dell’Ordine Jaques di Molay  ed il Precettore di Normandia : Goffredo de Chanay (18 marzo 1314).

Dei circa quindicimila templari in vita all'inizio del processo, parecchi erano già morti quando fu arso su una piccola isola della Senna il Gran Maestro, altri morirono in prigione negli anni seguenti, pochi trovarono asilo in Spagna e in Portogallo inserendosi in altri ordini ecclesiastico-militari. 

Il Papa Clemente V, succube del re di Francia, decise di sciogliere la milizia del Tempio con la bolla Vox clamantis in excelso.

 Era precisamente il 22 marzo 1312 quando l’ordine del Tempio cessò di esistere.

Le enormi proprietà appartenute ai Cavalieri templari furono spartite tra il re di Francia e alcuni ordini religiosi-cavallereschi. 

 

 

Rievocazione attuale di un cavaliere templare
Rievocazione attuale di un cavaliere templare